Per Guido Volpi quella con le Zebre Parma potremmo definirla la prova della maturazione definitiva. 27 anni compiuti pochi giorni fa, il terza linea italo-argentino è arrivato in Europa nel 2017 per giocare nella squadra Espoirs del Narbonne. Nella stagione successiva si è trasferito agli Ospreys dove ha giocato pochissimo venendo ceduto in prestito, a stagione 2019/20 in corso, ai Doncaster Knights, squadra della seconda divisione inglese, campionato comunque tosto e competitivo, con cui ha disputato l'intera ultima stagione con discreto profitto. Una trentina di partite in tutto con 5 mete in Inghilterra, 6 presenze con gli Ospreys di cui 2 nello United Championship risalenti alla stagione 2018/19.
«Sì, possiamo definirla così. Gli Ospreys mi avevano preso come giocatore in prospettiva, ho maturato una buona esperienza con Doncaster per cui le Zebre mi hanno preso per quello che sono più che per quello che potrei essere; per me è una bella sfida e una buona opportunità»
Descrive così il suo impatto con le prime settimane di preparazione: «Il club è veramente professionale, vogliono fare qualcosa di nuovo, ci sono molti giovani, si lavora molto, è buono e piacevole»
Ai primi di settembre avrà modo di mettersi alla prova coi suoi compagni nel mini tour britannico contro Ealing, contro cui ha giocato con Doncaster, e Cardiff: «E' buon test per sapere a che punto siamo. Ealing è una buona squadra, gioca un buon rugby, rapido e fisico»
A Parma non si sente solo in quanto nello staff tecnico c'è il connazionale Emiliano Bergamaschi e in squadra Juan Pitinari e Gonzalo Garcia: «Sì, poi ho conosciuto Estevez, il giocatore del Parma calcio: ci sono un po' di argentini qui, è bello»
Come lui, anche i suoi genitori sono nati in Argentina ma sono italiani al 100%. «Sì, mia madre ha origini cosentine, i miei bisnonni sono di Cupra Marittima»
E', ovviamente, eleggibile per la nazionale italiana: «Per me sarebbe un grande onore essere selezionato. Ovviamente devo giocare con le Zebre: in terza linea c'è molta concorrenza, ma mi auguro di giocare molto e di farlo in modo positivo»
E' originario di Quilmes, città che da cui prende il nome la nota birra il cui nome campeggia sulle maglie del Boca Juniors dal 1996 quando sostituì Parmalat: «Ovviamente tifo Boca, che poi ha gli stessi colori di Parma e delle Zebre. La mia casa è a un paio di isolati dal birrificio»
A questo punto, se i colori sono gli stessi ed è vicino di casa ... : «Gli chiederò un po' di soldi, allora» risponde sorridendo.