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ZEBRE PARMA: PRESENTATO IL NUOVO LOGO DELLA FRANCHIGIA DUCALE

10/08/2022

Parma, 10 agosto 2022 – Nuovi colori, stessa identità. Le Zebre cambiano logo ma non la propria vocazione di valorizzazione e sviluppo dei migliori giovani talenti del rugby italiano, scendendo in campo ogni fine settimana contro le principali formazioni d’Europa, Regno Unito e Sudafrica in rappresentanza di tutto il movimento.

In vista della stagione 2022/23 nei due tornei internazionali United Rugby Championship ed EPCR Challenge Cup, la franchigia federale ha presentato il nuovo logo societario che da quest’anno rifletterà orgogliosamente lo schema di colori gialloblù, in omaggio e in perfetta aderenza col motivo cromatico del Comune di Parma, la città che dal 2012 ad oggi ospita e sostiene il XV del Nord Ovest allo Stadio Lanfranchi e nei prestigiosi palcoscenici mondiali della palla ovale.

Un restyling cromatico che, oltre a sottolineare il legame e il senso d’appartenenza del club col territorio, intende ribadire il progetto di sviluppo strategico della franchigia federale, desiderosa di affermarsi come punto di riferimento per atleti, tifosi, partner e modelli di business in un’area geografica con un tessuto imprenditoriale forte e ambizioso, una rete di istituzioni, abitanti e realtà associative vivace e ricettiva e un movimento rugbistico storico e appassionato.
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Michele Dalai - CEO Zebre Parma
La nostra scelta di avere un nuovo Logo, che poi in realtà è una rivisitazione abbastanza completa del Logo già esistente perché non cambia il senso grafico, cambiano i colori, che però sono centrali in questo cambiamento, e aggiungiamo una parola fondamentale, che è Parma.
È non un tentativo ma la consapevolezza di doverci radicare in un modo non solo simbolico al luogo in cui giochiamo, con è un luogo che storicamente ospita il Rugby, che lo ama, che lo gioca e che lo segue. Ecco… noi vorremmo finalmente rappresentarci come una piccola nazionale di questo grandissimo territorio, che poi è il Nord Ovest, che non è solo Parma, che è l’Emilia, che è tutta la zona che sta attorno alla Lombardia e alla Toscana, ma noi giochiamo qua, giochiamo in uno stadio che sta a Parma e i colori di questa città sono noti per essere il giallo e blu e noi abbiamo scelto di sposarli fino in fondo, quindi portandoli anche nella prima cosa che si sa di noi, cioè la prima cosa che si vede di noi che è il nostro Logo.

Perché si è deciso di operare questa evoluzione adesso?
Noi veniamo da una stagione chiaramente difficile, una stagione che ha vissuto di tante fasi, di tante interruzioni, anche alcune dovute al dramma del Covid, altre a tanti altri motivi per noi centrali: il cambiamento tecnico, il ricambio generazionale di una squadra che cominciava a faticare.
Abbiamo voluto approfittare di questa fase di cambiamento totale del settore sportivo, della parte sportiva delle nostre operazioni, per dare un segnale… il segnale è che vogliamo meritarci questo campionato, che è un campionato che ha raggiunto il livello di eccellenza assoluto da tanti punti di vista: di comunicazione, di marketing ma soprattutto di prestazione sportiva; ecco le Zebre, di larghissima parte della scorsa stagione, sono una squadra che non si è meritata questo campionato, noi vogliamo non ricostruire un'identità, siamo quelli di prima nel senso che siamo le stesse persone che guidano un progetto profondamente rinnovato, e vogliamo che questo progetto sia rinnovato in tutto, anche nell'immagine; questo è il nuovo corso societario, chiamiamolo pure così se vogliamo, ma è un progetto sportivo di lungo periodo, che parte, insisto, dalle cose più semplici, dalle più comprensibili.
Il cambiamento delle Zebre è radicale e magmatico in campo… deve esserlo anche fuori.

Che risposta ti aspetti dal tessuto di Parma che ospita e sostiene le Zebre dal 2012?
Io non mi aspetto alcuna risposta dal tessuto di Parma, mi aspetto una nostra proposta, finalmente molto solida, forte e riconoscibile.
Mi aspetto di mantenere qualche promessa, mi aspetto di vincere qualche partita e di entusiasmare un po’ le persone che altrimenti strattoneremo per la giacchetta per portare in questo posto.
Finché noi non siamo in grado di rispondere a queste aspettative è difficile fare una proposta e ricevere una risposta, certo è che se tutto il nostro impegno, tutto quello che stiamo mettendo in termini di lavoro quotidiano, di programmazione, avesse dei risultati immediati sarei molto deluso se a questo non seguisse un po' più di entusiasmo.

Qual è, oggi, la grande sfida per le Zebre e che prospettive future vedi per il club?
La grande sfida per le Zebre è meritarsi questo campionato; insisto, meritarselo significa non necessariamente porre un numero minimo di vittorie, anche se sarebbe necessario, ma di queste cose lascio che parlino Franco Tonni e Fabio Roselli, quello che per me è una grande vittoria… sarebbe una grande vittoria vedere questo stadio pieno come è stato in alcune delle ultime partite dell'anno scorso, vedere dei ragazzini e dei bambini che si pongono come obiettivo primo della loro carriera sportiva di giocare nelle Zebre, ed è quello di produrre dei giocatori solidi per la Nazionale Italiana, perché questo è il mandato che abbiamo da FIR e questo è lo scopo vero delle Zebre, ma anche di Benetton.
Noi dobbiamo competere, e quindi competere è una parola che è mancata dal vocabolario delle Zebre per tanti anni, e poi soprattutto dobbiamo produrre… Noi dobbiamo produrre dei Giocatori che completino qui il loro ciclo e che rappresentino poi con la maglia della nazionale il meglio del Rugby Italiano che è quello che noi dobbiamo essere.

 
Il nuovo logo “Zebre Parma” -ideato ancora una volta da Areaitalia, l’agenzia di comunicazione e pubblicità di Parma partner del club- mantiene sul muso della zebra stilizzata i colori della bandiera italiana, in rappresentanza dell’intero movimento e dei club della “Zebre Family” che ne sono espressione; gli altri elementi grafici adottano le tonalità pantone del logo del Comune di Parma, raffigurando lo schema di colori gialloblu nella criniera e, sotto il disegno del pallone da rugby, il nome della squadra già promosso e accolto in Italia e all’estero nella passata stagione.

Una novità già predisposta, introdotta come naturale prosecuzione di un progetto tecnico e societario di crescita. Da questo punto di vista, non sorprenda la sostituzione del motivo multicolor che dalla stagione 2017/18 ha contraddistinto l’immagine societaria del club. Emblema per eccellenza del concetto di inclusione, lo schema di colori arcobaleno esprime una sensibilità e un’attenzione che le Zebre hanno sempre rispettato e sostenuto, come dimostrano le tante iniziative di responsabilità sociale intraprese negli anni; un impegno verso le lotte per i diritti civili, l’equità, il rispetto e l’inclusività che il XV del Nord Ovest ha interiorizzato e che adesso, a maggior ragione, intende rafforzare e promuovere.

Le dichiarazioni dell’Amministratore Unico delle Zebre Parma Michele Dalai: “Il nuovo logo ribadisce dei colori e mette al centro una parola, vale a dire ‘Parma’, che per noi è importante. Vogliamo finalmente rappresentarci come una piccola nazionale di questo grandissimo territorio che è il Nord Ovest italiano e che ha in Parma la dimora del rugby internazionale. I colori di questa città sono il giallo e il blu e noi abbiamo scelto di sposarli, evidenziandoli nelle primissime cose che ci raccontano, ossia il logo e la maglia. Non vogliamo ricostruire un’identità, ma intraprendere un progetto di lungo periodo che parta dalle cose semplici, da quelle più comprensibili. È un’altra prova di fiducia che la Federazione vuole mostrare e dare a questo territorio, ma non è un salto nel vuoto e nemmeno una mossa scontata. La grande sfida adesso sarà meritarsidi competere in un campionato così prestigioso come lo United Rugby Championship, portando risultati in  termini sportivi, di contributo alla formazione di giocatori per la Nazionale e di coinvolgimento di un numero crescente di persone e sostenitori attorno al nostro club”.