Successivamente, Bigi ha tracciato un bilancio sulle tre partite disputate dall’Italia al Sei Nazioni prima dell’interruzione a causa della pandemia: «La voglia di lottare c’è e lo abbiamo dimostrato in particolare contro la Francia a Parigi. Siamo giovani e sappiamo di dover crescere».
Nel corso della serata, il pubblico, composto prevalentemente dai mini rugbisti dell’Oltremella, è intervenuto ponendo diverse domande al giocatore, molto disponibile: «Mi sono approcciato tardi al rugby, ero in prima superiore quando con un amico ho effettuato un allenamento di prova. In precedenza avevo giocato a calcio come terzino in una squadra di Reggio Emilia ma con risultati piuttosto mediocri», spiega.
Tanti gli aneddoti legati alla carriera. Bigi, appena ventenne si trasferì in Inghilterra, a Richmond, per vivere un’esperienza dove il rugby è una religione: «Un’avventura che mi ha arricchito dal punto di vista sportivo e culturale», aggiunge.
Infine, uno sguardo sul futuro e qualche consiglio ai piccoli rugbisti della società di Roncadelle che, dopo il lungo periodo in casa, ieri sono tornati ad allenarsi in campo: «Divertitevi e siate creativi senza dimenticare mai quelli che sono gli obiettivi societari: lo studio e la partecipazione», conclude.
Intervista di Federico Gervasoni pubblicata su Bresciaoggi venerdì 12 giugno 2020